Scheda Tecnica
Pannelli
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Brochure di presentazione
Video
Calendario mostra
20/11/2019 - 30/11/2019
Associazione Maruzza Lombardia
Brescia (BS)
04/10/2019 - 13/10/2019
Medicina e Persona Friuli Venezia Giulia
Udine (UD)
25/05/2019 - 02/06/2019
Fondazione ADAS Cuneo
Cuneo (CN)
11/05/2019 - 19/05/2019
A.S.P. Distretto di Fidenza
Fidenza (PR)
15/06/2018 - 24/06/2018
Associazione L'umana Avventura di Mantova
Castiglione delle Stiviere (MN)
08/12/2017 - 17/12/2017
Arcidiocesi di Firenze - Ufficio Pastorale della Salute
Firenze (FI)
18/10/2017 - 25/10/2017
Associazione Charles Peguy di Milano
Milano (MI)
05/10/2017 - 16/10/2017
Associazione Scienza E Vita Di Ravenna
Ravenna (RA)
06/06/2017 - 11/06/2017
Associazione Il Passo
Busnago (LC)
22/05/2017 - 28/05/2017
Associazione Medicina E Persona Di Milano
Milano (MI)
15/05/2017 - 19/05/2017
Associazione Medicina E Persona Di Milano
Monza (MB)
11/05/2017 - 14/05/2017
Associazione Medicina E Persona Di Milano
Monza (MB)
29/03/2017 - 07/04/2017
Associazione Di Promozione Sociale Il Portico Di Salomone di Paderno Dugnano
Paderno Dugnano (MI)
10/02/2017 - 26/02/2017
Parrocchia Santa Lucia di Massagno
Massagno (Svizzera)
Catalogo

L'abbraccio del Pallium
La misericordia e la cura
A cura di Giorgio Bordin e Paola Marenco
Mostra realizzata da Associazione Medicina e Persona
In collaborazione con Fondazione Banco Farmaceutico onlus
La mostra nasce dal desiderio di capire cosa realmente domanda la mano tesa de “La malade” di Roger de La Fresnaye e cosa sia vera risposta a quella domanda. Nell’arte cubista infatti l’opera interpella sempre lo spettatore: il volto della malata febbricitante è un’accorata domanda espressa drammaticamente da quella mano in primo piano. Chi la prenderà? Che risposta saprà dare? Come fare sì che la risposta non sia riduttiva rispetto al Desiderio?
L’uomo è l’unica creatura che sa di morire. Non si compie compiendo il suo istinto. Ha un Desiderio che va al di là di esso e scava in lui un’inquietudine che non può essere censurata. Il limite, e quindi la malattia toglie la sordina a questo Desiderio. Prendersi cura di una persona malata non può non implicare l’ascolto e la condivisione di questa profondità vertiginosa che si esprime nel grido della sofferenza..
Allora una vita nuova è possibile, fino all'ultimo respiro, se non viene censurato l’uomo e uno sguardo umano accetta il rischio della relazione e si arricchisce dell’incontro con l’altro, fino a farlo sentire amato e accolto. La carità rimane necessaria per curare “quel” particolare malato che ho davanti ora. Ed è per questo stesso sguardo all'altro che si possono procurare le medicine per chi non ne ha, o perfezionare le tecnologie per curarlo meglio. Purché non si trascuri di prendere quella mano raccogliendone tutta la profondità della domanda. Altrimenti non basterà all'uomo per sentirsi capito e accompagnato. Come d'altronde non basterebbe ad ognuno di noi!!
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2016